Rispettare, riscoprire, reinventare. Rispettare la storia, riscoprirne la bellezza, reinventare spazi. Tra questi il Palazzo Lettimi, protagonista della quarta edizione di Abitare Rimini, iniziativa promossa dal Rotary Club Riviera Rimini. Il Concorso di Idee ha coinvolto professionisti under 40 in una valorizzazione del vuoto urbano e si è concluso a maggio 2016 con la premiazione del progetto vincitore dell’Arch. Anton Luca Nannini.
di Eliana Lamanna e Fiorella Tarantino
A vederlo così, avvolto da una teca di vetro, tra giochi di luci ed ombre, il Lettimi potrebbe sembrare trasformato, ben lontano da quelle rovine e dalla memoria che custodisce al suo interno. Ma la sua identità è ancora lì, più che mai, e ci trasporta per un attimo in un’altra dimensione, fatta di trasparenze sconosciute, di nuovi riflessi, di un delicato equilibrio tra passato e futuro.
A distrarci dal Lettimi del presente e dal Giardino Segreto che ospiterà il Festival de Le Città Visibili è il progetto dell’Arch. Anton Luca Nannini (il cui rendering è riportato nell’immagine sopra), il vincitore di Abitare Rimini 2015-2016, il Concorso di Idee promosso dal Rotary Club Rimini Riviera con il patrocinio del Comune di Rimini e dell’Ordine degli Ingegneri e quello degli Architetti.
Il Lettimi: un palazzo, una città, ecco il titolo della quarta edizione appena conclusa. Il concorso, rivolto ai giovani professionisti under 40 ha coinvolto architetti ed ingegneri nella valorizzazione di un luogo che ha rappresentato e rappresenta la città e la sua storia. Le precedenti edizioni del concorso Abitare Rimini si sono invece concentrate sul mantenimento della connessione tra le due facce speculari della città: il centro storico e la costa con le sue attività stagionali.
Nannini ci offre una fotografia del Palazzo Lettimi del tutto anticonvenzionale: per il giovane vincitore la memoria, le rovine, i segni lasciati dal tempo sono stati i punti di partenza per sviluppare la sua idea, non ostacoli.
Secondo l’architetto il progetto finale dovrebbe “figurare un nuovo edificio che avvolge le rovine e le amplifica” e soprattutto “regalare protezione alle parti sotterrate all’interno del giardino”.
Tre le proposte dei finalisti selezionati, tre visioni, tre punti di vista differenti. Cecilia Rendina, Francesca de Angelis e Andrea Morri hanno immaginato un Palazzo che riesca ad esprimere la centralità stessa della città e non il problema dei vuoti urbani.
Rendina ha sviluppato un’idea incentrata sull’inserimento di piani modulari reversibili che possono ospitare sale ricreative e un giardino, inteso come nuovo spazio pubblico per i cittadini.
Francesca de Angelis ha definito uno spazio di carattere espositivo e culturale che diventa fulcro della città e Andrea Morri con la costruzione di spazi riservati allo studio e alle attività ricreative, ha dato vita ad un luogo di incontro e scambio di esperienze.
Raccogliere e promuovere giovani idee e giovani talenti, questi gli obiettivi che il Rotary Riviera Rimini ha deciso di perseguire, mostrando alla pubblica amministrazione riminese la volontà dei professionisti di prendere “per mano” le sorti del patrimonio storico e artistico della propria città.