articolo di Sara Tonini
Maria Antonietta, pseudonimo di Letizia Cesarini, è una delle voci più originali del panorama indie-rock italiano del momento. Nella serata di sabato 21 luglio, la cantautrice ha emozionato il pubblico del giardino di Palazzo Lettimi con un reading “acustico”, dove musica e poesia hanno convissuto in perfetto equilibro tra di loro.
Maria Antonietta, due grandi fiori tra i capelli e uno stile un po’ naif, si è rivelata ben presto una vera e propria forza della natura: muovendosi tra un sintetizzatore e la sua chitarra, è riuscita a raccontare, spiegare, interpretare le emozioni sue e di grandi poetesse moderne e contemporanee.
E così ha guidato il pubblico nel viaggio poetico di quelle che ha definito “le mie sorelle maggiori”: grandi donne e poetesse che l’hanno segnata personalmente e musicalmente. E’ per questo che, tra un’artista e l’altra, Maria Antonietta ha proposto anche le sue canzoni in acustico, perchè, come ha spiegato sul palco, percepisce i suoi testi e la sua musica come un eco vivo delle parole delle grandi autrici recitate.
Filo conduttore della performance, spiega la cantautrice pesarese al pubblico del festival, il fatto che tutte le autrici siano, in qualche modo “antipatiche come me”. “Basta con quest’idea che dobbiamo essere simpatici a tutti, simpatici per forza” dichiara allegramente e mentre lo dice, ci ha già conquistati.A fine concerto siamo andate da lei per complimentarci e scambiare qualche chiacchera, e sbirciando tra i suoi appunti ci ha raccontato la scaletta delle poesie recitate e delle canzoni proposte. Ecco a tutti i lettori del nostro blog, dunque, la scaletta della serata:
Emily Dickinson
850
934
1282
*Animali
Cristina Campo
Elegia di Portland road
Moriremo Lontani
*Diavolo
Marina Ivanovna Cvetaeva
Ti ho versato nel bicchiere
Sono felice di vivere
*Maria Maddalena
Sylvia Plath
Sono verticale
*Ossa
Fernanda Romagnoli
Brito
Lei
*Saliva
Wislawa Szymborska
Sotto una piccola stella
*Giardino comunale