Così è (o mi pare)
Una riscrittura per realtà virtuale di “Così è (se vi pare)”
di Luigi Pirandello
31 Agosto
Orario: 21.30
Ex Cinema Astoria
APERTURA BAR
DALLE ORE 20.30
CREDITI
adattamento e regia Elio Germano
con Elio Germano, Gaetano Bruno, Serena Barone, Michele Sinisi, Natalia Magni, Caterina Biasiol, Daniele Parisi, Maria Sole Mansutti, Gioia Salvatori, Marco Ripoldi, Fabrizio Careddu, Davide Grillo, Bruno Valente, Lisio Castiglia, Luisa Bosi, Ivo Romagnoli
e con la partecipazione di Isabella Ragonese e Pippo Di Marca
direttore della fotografia Matteo Cocco
sound design Gabry Fasano
costumi Andrea Cavalletto
scenografia Federica Francolini
make up design Dalia Colli
hair design Daniela Tartari
sound supervisor Luca Fortino
vr supervisor e final design Omar Rashid
aiuto regia Claudio Aloia
assistenti alla regia Martina Cavazzana, Rebecca Righetti
segretaria di edizione Carolina Marconi
operatore camera e post produzione Sasan Bahadorinejad
effetti speciali e post-produzione Cosimo Lombardelli
color correction Nazzareno Neri
microfonista Andrea Bruni
assistente costumista Eleonora Medolla
sarta Eleonora Sgherri
puppet Eugenio Casini
grafica Azzurra Giuntini
supporto logistico Sara Tonani
organizzazione Dario Costa
amministrazione Morena Lenti
prodotto da Pierfrancesco Pisani, Alessandro Mancini, Omar Rashid, Luca Fortino, Elio Germano
le riprese si sono svolte presso la Tenuta Bossi dei Marchesi Gondi e il Teatro della Pergola di Firenze
LO SPETTACOLO
Così è (o mi pare) è una riscrittura per realtà virtuale di Così è (se vi pare) di Luigi Pirandello, adattato e diretto da Elio Germano, anche interprete di Lamberto Laudisi. È un progetto presentato da Fondazione Teatro della Toscana, Infinito Produzioni Teatrali, Gold Productions.
Per il Teatro della Toscana le nuove tecnologie si configurano come campi di ricerca per affrontare i classici da un punto di vista differente. La grande opportunità è quella di creare progetti specifici fruibili in maniera non sostitutiva al teatro. Ovvero, creazioni che nascono dal teatro e che al teatro ritornano. La sfida è sui contenuti e sui modi per realizzarli, come avviene in Così è (o mi pare).
Le riprese si sono svolte presso la Tenuta Bossi dei Marchesi Gondi e il Teatro della Pergola di Firenze, che con il suo Direttore artistico Stefano Accorsi ha fortemente voluto questo progetto, che segna proprio l’inizio di un cammino ideativo comune con Elio Germano.
In un salotto dell’alta borghesia si sviluppa Così è (se vi pare) di Luigi Pirandello che mette in discussione l’idea di “verità assoluta”: un intero paesino viene turbato dall’arrivo del signor Ponza e della signora Frola, un genero e sua suocera che sembrano raccontare versioni diverse di una stessa storia con “protagonista” la moglie e figlia, la signora Ponza. I cittadini non sanno più a chi e a che cosa credere, ma non possono smettere di indagare alla ricerca di una verità che, forse, non esiste.
Così è (o mi pare) cala il testo pirandelliano nella società moderna, dove “spiare” l’altro risulta ancora più semplice grazie all’uso dei nuovi media. Lo spettacolo è stato infatti pensato per essere realizzato in realtà virtuale, un nuovo strumento tecnologico, tra cinema e teatro, in grado di porre lo spettatore al centro della scena. Tramite cuffie e visori il pubblico si trova a essere non più a teatro, ma all’interno del lussuoso appartamento dove si svolge la storia, più precisamente all’interno del corpo di uno dei personaggi, che vede e ascolta tutto: il Commendator Laudisi, anziano padre di Lamberto, su una sedia a rotelle, invenzione non presente nel copione originale. Si apre così la possibilità di un’esperienza unica nel suo genere, utile alla finalità del racconto e alla riflessione sul tema pirandelliano di cosa sia reale e cosa sia vero.
La prospettiva è duplice: individuale e collettiva. Attraverso la visione simultanea, lo spettatore si trova immerso nella stessa vicenda a cui assistono gli altri, ma può scegliere lui dove e cosa guardare. Contemporaneamente, nello stesso spazio, altre persone fanno la sua medesima esperienza tanto che al termine è possibile confrontarsi rispetto a quanto visto e sperimentato. Esattamente come a margine di uno spettacolo teatrale o di un film.
Nota biografica
Elio Germano è uno degli attori più amati e premiati del panorama italiano. È famoso per film come Il giovane favoloso, L’incredibile storia dell’Isola delle Rose e America Latina, ma anche per essere un apprezzato attore e regista teatrale.
Nel 2010 vince il premio per la miglior interpretazione maschile al Festival di Cannes, in ex aequo con Javier Bardem, per il film La nostra vita di Daniele Luchetti e nel 2014 interpreta Giacomo Leopardi nel film Il giovane favoloso di Mario Martone.
Per la sua interpretazione vince un David di Donatello come miglior attore protagonista, il Premio Pasinetti del Festival del cinema di Venezia come miglior attore e il Nastro d’argento al personaggio dell’anno.
Nel 2020 Elio Germano è il protagonista di due film. Recita in L’incredibile storia dell’Isola delle Rose, diretto da Sidney Sibilla, che racconta la storia vera di Giorgio Rosa, che nel 1968 ha realizzato in mare una piattaforma artificiale per farla diventare una nazione a sé stante. Per il film Germano ha vinto un Nastro d’argento come migliore attore in una commedia.
Il 2020 è anche l’anno di Volevo nascondermi di Giorgio Diritti, il film in Cui Elio Germano interpreta Ligabue, il pittore e scultore italiano. Per il ruolo l’attore ha vinto l’Orso d’argento al Festival di Berlino come miglior attore e il David di Donatello come miglior attore protagonista.